Es war ein warmer Sommertag, typisch für Ende August, und vielleicht war genau deshalb die Wahl einer Route zwischen Wald und Seeufern perfekt: der Wald spendete Schatten und Kühle, während der See uns wie eine stille, ständige Begleitung auf dem Weg glitzernd zwischen den Bäumen leitete.
Schon der Start in Buckow war stimmungsvoll: Das Städtchen, mit seinen gepflegten Häusern und dem lebendigen Platz, öffnet sich schnell zu dichtem Grün, das die Wanderer umarmt und sie einlädt, das Tempo zu drosseln.
Kurz nach Beginn tauchten wir in den Schlosspark ein, mit seinem eleganten Schlossberg, der von der letzten Eiszeit geformt wurde. Hier steigt der Weg sanft an, und von einem Aussichtspunkt aus konnten wir den See ruhig unter uns liegen sehen – ein Anblick, der die Mühe sofort belohnte.
Der Panorama-Höhenweg war vielleicht der schönste Abschnitt: Der Pfad schlängelt sich entlang eines Höhenrückens und bietet immer wieder neue Blicke auf das Wasser, unterbrochen von Bänken und kleinen Tafeln, die über Geschichte und Natur informieren. Das Sonnenlicht, das durch die Bäume fiel, und der leichte Wind machten die Wanderung beinahe meditativ.
In der Mitte des Rundwegs erlebten wir einen besonderen Moment: Wir stießen auf eine Quelle, ein kleines Rinnsal, das aus dem Wald zum See hinabfloss. Angesichts der Hitze legten wir eine Pause ein, zogen die Schuhe aus und tauchten die Füße in das frische Wasser. Eine einfache, aber so wohltuende Geste – ein kleiner natürlicher Luxus, der die Wanderung noch schöner und unvergesslicher machte.
Etwas weiter erreichten wir die Liebesinsel im nahen Weißen See, die über den Hauptweg zugänglich ist. Ein stiller, romantischer Ort, der wie entrückt wirkt – ideal für eine kurze Pause. Kurz danach verweilten wir vor dem Brecht-Weigel-Haus, dem ehemaligen Sommerdomizil von Bertolt Brecht und Helene Weigel. Mit seiner Lage direkt am See und seiner literarischen Geschichte ließ es uns die kulturelle Lebendigkeit erahnen, die Buckow einst prägte.
Ein weiteres Highlight war das Strandbad Buckow: Auch wenn wir nicht anhielten, beobachteten wir den Strand, das Sprungbrett und die Familien, die den warmen Tag für ein Bad nutzten. Ein Ort, der zeigt, dass der See nicht nur Naturraum, sondern auch sozialer Mittelpunkt ist.
Der letzte Abschnitt führte uns zurück ins Städtchen, durch stillere Waldstücke, wo das Rascheln der Blätter und die Rufe der Vögel den Kreis unseres Tages zu schließen schienen. Zurück am Marktplatz in Buckow beendeten wir die Wanderung mit dem Gefühl, einen Weg erlebt zu haben, der Natur, Geschichte und Kultur miteinander verbindet – und der uns nicht nur spektakuläre Ausblicke, sondern auch intime, einfache Momente schenkte, wie den mit den Füßen im frischen Quellwasser.
Eine Wanderung, die im Gedächtnis bleibt – nicht nur wegen der Schönheit des türkisfarbenen Sees, sondern auch wegen des Gefühls von Wohlsein und Verbundenheit, das uns bei jedem Schritt begleitete.
e ora per i nostri lettori italiani…
15 agosto 2025 abbiamo scelto di trascorrere la giornata intorno a uno dei laghi più suggestivi della Märkische Schweiz: il Schermützelsee, dal colore turchese che sembra quasi irreale. Il percorso che ci ha guidati è stato la Panoramarunde um den türkisen Schermützelsee, una camminata ad anello di circa 8,5 km, con partenza e arrivo al Marktplatz di Buckow, che prometteva tre ore di immersione nella natura più autentica.
Era una giornata calda, tipica di fine agosto, e forse proprio per questo la scelta di un cammino tra alberi e sponde d’acqua è stata perfetta: il bosco offriva ombra e frescura, mentre il lago ci accompagnava come una presenza silenziosa ma costante, scintillando tra i rami ad ogni apertura del sentiero.
La partenza da Buckow è stata già suggestiva: il borgo, con le sue case curate e la piazza vivace, lascia subito spazio a un verde fitto che abbraccia i viandanti e li invita a rallentare.
Poco dopo aver iniziato, ci siamo immersi nel Schlosspark, con il suo elegante Schlossberg modellato dall’ultima glaciazione. Qui il percorso inizia a salire dolcemente e, arrivati a un punto panoramico, abbiamo potuto osservare dall’alto il lago che si stendeva calmo sotto di noi: una visione che da sola ripagava lo sforzo.
Il Panorama-Höhenweg è stata forse la parte più scenografica: il sentiero si snoda lungo una cresta che regala scorci continui sullo specchio d’acqua, interrotti da panchine e piccoli cartelli che raccontano storia e natura del luogo. La luce del sole che filtrava tra gli alberi e il vento leggero rendevano la camminata quasi contemplativa.
A metà del percorso, un momento speciale: ci siamo imbattuti in una sorgente d’acqua, un piccolo corso che scendeva dal bosco verso il lago. Complice il caldo, ci siamo fermati, ci siamo tolti le scarpe e abbiamo immerso i piedi nell’acqua fresca. È stato un gesto semplice ma rigenerante, un piccolo lusso naturale che ha reso il cammino ancora più piacevole e memorabile.
Più avanti abbiamo raggiunto la Liebesinsel, una piccola isola nel vicino Weißen See, collegata al percorso principale. È un luogo che sembra sospeso, romantico e silenzioso, perfetto per una breve pausa. Poco dopo ci siamo soffermati davanti al Brecht-Weigel-Haus, l’antica residenza estiva di Bertolt Brecht ed Helene Weigel: la sua posizione sul lago e la sua storia letteraria ci hanno fatto immaginare la vita culturale che un tempo animava Buckow.
Un altro punto caratteristico è lo Strandbad Buckow: pur senza fermarci, abbiamo osservato la spiaggia, il trampolino e le famiglie che approfittavano della giornata calda per un bagno. È un luogo che testimonia quanto il lago sia vissuto non solo come spazio naturale ma anche come centro di socialità.
L’ultimo tratto del giro ci ha riportati verso il borgo, passando tra tratti di bosco più silenziosi, dove il fruscio delle foglie e i richiami degli uccelli sembravano chiudere il cerchio della nostra giornata. Tornati al Marktplatz di Buckow, abbiamo concluso la camminata con la soddisfazione di aver vissuto un percorso che unisce natura, storia e cultura, e che ci ha regalato non solo panorami spettacolari, ma anche momenti intimi e semplici come quello dei piedi nell’acqua della sorgente.
Un’escursione che resta impressa non solo per la bellezza del lago turchese, ma anche per la sensazione di benessere e complicità che ha accompagnato ogni passo.







